8news.it il giornale online dell'VIII municipio di Roma
seguici anche su: 

Coronavirus Diary

Giorni di ordinaria follia. Giorno 20

La mattina è iniziata alle 7.50 nel letto di Penelope, li stiamo provando tutti sti letti manca quello della vicina, con lei che diceva facciamo il lavoretto, facciamo colazione, fai il caffè, chiamo papà. Ho fatto finta di dormire fino alle 8.30 poi per disperazione mi sono alzata. Io. Il lavoretto lo aveva in testa dal giorno prima perchè era stata la famosa promessa mancata e per carità non è che se lo segna al dito, ci si fa proprio un doppio nodo. Arriviamo in cucina e io provo a farmi un caffè, dico provo perchè anche qui ci sarebbe da spiegare che Giancarlo due anni fa ha eliminato la macchinetta con le capsule, comodissima soprattutto quando la mattina non connetti e ha comprato una delonghi con il braccio, tipo bar insomma. Quindi stacca il braccio, lava il braccio, scalda la tazzina, metti la dose di caffè giusta, premi non troppo nè troppo poco, e finalmente schiacci sto bottone. Personalmente io già alla seconda azione sto al bar sotto casa, sto periodo è un pò una tragedia quindi va come va. Insomma, provo a fare sto caffè e intanto piazzo Penelope sul trampolo con 4 bicchierini di sale davanti e 4 pennarelli e le dico colora. Lei che si fida come il padre mi fa potresti mettere youtube così seguo il video. No, mi prendo il caffè intanto colora che poi devi infilare tutto nella bottiglietta con l'imbuto. Se lo trovi, mi fa lei, comunque papà ci mette di meno a fare il caffè. Di prima mattina a fare i lavoretti in cucina, senza caffè, con una suocera di sei anni. Finite le operazioni caffè, anche Penelope aveva finito le sue e così doveva mettere il sale colorato nella bottiglietta. Io l'ho aiutata e il caffè si è freddato. La bottiglietta è venuta bene, lei è rimasta contenta, direi quasi sorpresa e io senza caffè, non c'è neanche un mercato in quartiere, qualcuno che lo fa nonostante tutto. Niente, tutto chiuso. Doccia e finalmente di nuovo spesa. Le persone in fila ci tengono a mantenere il metro e hanno tutti la mascherina. La paura sembra passata e la routine ha preso il suo posto. Ogni situazione che nella normalità ci sembra anomala, se condivisa e comune è essa stessa la normalità 

articolo letto 109 volte
condividi con facebook

Commenti           

commenta l'articolo oppure

© 2024 Giancarlo Abruzzese & 8News.it.