8news.it il giornale online dell'VIII municipio di Roma
seguici anche su: 

You are now entering free garbatella

Ricordando la storica manifestazione contro la NATO del 1970, incontro chi quel giorno c'era e si ricorda di un quartiere orgoglioso e coinvolto.

you are now entering free Garbatella
you are now entering free Garbatella

Al Baby bar, di fronte alla scuola elementare della Garbatella che mi ricorda l'nfanzia, prendo un caffè. Le persone nel bar parlano della manifestazione del giorno prima contro Alemanno e della sua cacciata da Garbatella. Mi metto a parlare con loro, erano in molti alla manifestazione soprattutto giovani. Dico di aver letto i giornali, i giornali dicono quello che vogliono, rispondono. Poi ho chiesto se  ricordavano la manifestazione contro la NATO del 1970 che si trasformò in una rivolta del quartiere. I più anziani ricordano: "hanno pistato tutti, la gente scappava, cercava di trovare riparo, è stato come a Genova". Un ragazzo tatuato, nato proprio nel 1970, difende le forze dell'ordine, a Genova hanno bruciato auto, infranto vetrine: erano provocatori replica la persona anziana. Il ragazzo continua: l'anno scorso ad una manifestazione mi hanno bruciato la macchina. io non sono di nessuno. Dopo Berlinguer e Almirante non c'è più nessuno.

Si prosegue parlando delle elezioni imminenti di domenica per il comune di Roma. Quando li ho salutati mi hanno detto di ripassare a parlare con loro.

Ecco nella memoria della gente della Garbatella la memoria della manifestazione del 1970: hanno pistato tutti.

Era il 27 maggio 1970 al quartiere dell'Eur c'era una riunione di generali della NATO e gli studenti in piazza alla basilica di S. Paolo a protestare per Laos, Cambogia e Vietnam. Nixon aveva detto: abbiamo ucciso 7900 vietnamiti; Paese Sera riporta la manifestazione e scrive: Roma protesta contro il massacro, brutali cariche alla Garbatella, decine di studenti feriti.

Io ho raggiunto il corteo in piazza Bartolomeo Romano, al Palladium, quando sono cominciate le cariche sono riuscita a ritornare a casa mia, poco distante, insieme ad alcuni compagni. Le persone ricordano che la bataglia è durata ore nella zona tra S.Paolo e la Colombo messa a soqquadro con gas lacrimogeni. Molti i feriti, i più gravi causati dall'assalto dei carabinieri alla Villetta.

Alla manifestazione c'era Erri de Luca che così ha raccontato nel libro Il contrario di uno: "E' successo che dalle finestre, non te ne sei accorto, la gente sta tirando giù la casa, tutta la roba vecchia, pare capodanno, vasi di fiori, vasi di notte, ferraglia, sedie rotte, mattoni, mattonelle, barattoli, bottiglie e secchiate d'acqua. S'è affacciato il quartiere, ha bombardato la carica. l'ha rispedita a valle. Scendono le persone dalle case, tornano alla barriera i noialtri che si erano attestati più indietro, spuntano vecchi copertoni da incendiare, un uomo anziano ne spinge uno acceso giù per la discesa da dove sono fuggite le truppe dell'ordine pubblico. E a me sembra che l'ordine pubblico sia quello dell'improvvisa insurrezione di gente che non ci conosce, non sa perché gli portiamo la guerra in casa, ma decide al volo e in maggioranza che noi abbiamo ragione e le truppe torto. Quella gente fa il suo ordine pubblico mettendosi con la meglio gioventù e facendola felice. Perché felicità per noi è stato un quartiere insorto all'improvviso a fianco e intorno."

La gente accoglieva gli studenti in casa e gettava dalle finestre sulle forze dell'ordine appunto vari tipi di oggetti. I negozianti facevano entrare i manifestanti nei negozi e richiudevano di botto le saracinesche per non far entrare i carabinieri.

Passarono le ore, ma calata la notte arrivarono le cariche più dure e i rastrellamenti. A fine giornata si contarono 80 fermati, moltissimi feriti soprattutto dopo la devastazione della storica villetta.

Si leggeva scritto per Garbatella: You are now entering free, Garbatella.

Un certo Carlo così commentava: Bei tempi quelli dove la solidarietà era istintiva. In piazza allora scese tutto il quartiere, ma non per politica o per quello che strillavano gli studenti. La gente stava lì soprattutto per l'orgoglio di difendere la propria zona. Per la voglia di dire forte che Garbatella non doveva essere toccata dalla prepotenza delle guardie.

articolo letto 3731 volte
condividi con facebook

Commenti           

inviato da: Che schifo
20 febbraio 2018 19:50
Abito alla Garbatella schifossisimo quartiere di merde comuniste! Che schifo!
 
commenta l'articolo oppure

© 2023 Giancarlo Abruzzese & 8News.it.